Il gruppo

Subito dopo la rinascita dello Scoutismo (1945) le Aquile Randagie aprono diverse Unità scout, tra cui il Milano 1° Mafeking.

Nel 1947 nasce il Clan La Rocchetta, prima unità della “terza branca” (che non esisteva al momento della chiusura delle Unità da parte del Fascismo nel 1928), aperto a tutti i rover di Milano e dintorni.

Nel 1951, visto il consolidarsi delle varie Unità, nascono i primi “Gruppi” e quindi il Clan si unisce con il Branco e il Riparto del Milano 1°, dando inizio così al nostro Gruppo. Il capo reparto era Franco Quattrocchi, Akela era Duccio Jachia e capo Clan Nando Paracchini. In questi anni come già nel periodo della clandestinità e sino al 1980, anno della sua morte, si distingue, tra tutte, la figura di Baden, mons. Andrea Ghetti, anima e spirito dello Scoutismo lombardo e del Milano 1° nonché protagonista, insieme a Kelly e altri del periodo della clandestinità dello Scoutismo (Aquile Randagie, 1928 – 1945).

Proprio nel novembre del 1951 una terribile alluvione si abbatte nel Polesine e gli scout sono in prima fila negli aiuti alla popolazione. In questi primi anni il Clan è composto da circa 65 ragazzi, e vengono man mano definite alcune caratteristiche del metodo Rover (Carta di Clan, Consiglio di Clan, Noviziato, servizio nelle Unità e non solo, …).

Nel 1955 si aprono il secondo Branco e Reparto. Nel 1959 Baden diventa parroco di S. Maria del Suffragio e il suo Milano 1° lo segue. Nel 1964 si apre un terzo reparto e il Gruppo è diviso in due, “Centro” e “Sud”. Il Milano 1° Centro è formato dai Branchi Lupo di Gubbio e Mowmilano-1-anno-1973-squadriglia-cervi-2ha, i Riparti Brownsea e Mafeking, il Clan La Rocchetta Centro; il Gruppo Milano 1° Sud è formato dal Branco Seonee, i Riparti Gilwell, il nuovo Nairobi e il Clan La Rocchetta Sud presso la parrocchia del Suffragio. Il Noviziato resta in comune, come comune sarà l’Uscita dei Passaggi della Rocchetta. Per tutti i Rover vige l’impegno di avere un Servizio. Il gruppo si tornerà a “riunire” dieci anni dopo. In questi anni si apre anche un reparto MT (“malgrado tutto”) che accoglie ragazzi con handicap motori (dati anche i forti legami dello Scoutismo con don Gnocchi, che già nel 1948 avevano dato vita alla mitica impresa della “Freccia Rossa”: i rover hanno percorso 8.504 km sino ad Oslo a bordo di una moto Guzzino per promuovere l’aiuto ai ragazzi mutilati dalla guerra e dalle mine.)

Nel finire degli anni 60 i ragazzi diminuiscono di molto (il Clan è composto da circa 20 ragazzi) con una conseguente mancanza di Capi. In associazione si discute molto, soprattutto sul tema “coeducazione” e “scelta politica”, preparando così il terreno alla fusione tra ASCI ed AGI che avviene poi nel 1974.

Nel 1972-73 dal nostro Gruppo nasce lo scoutismo a Milano San Felice e a San Donato. Alcune unità viceversa chiudono per mancanza di Capi. I ragazzi del Gruppo di questi anni sono soprattutto della Parrocchia, alla cui vita anche molti capi partecipano attivamente.

Alla fine del 1974 la neonata “Comunità Capi” (prima il Gruppo era gestito da un Consiglio di gruppo), si divide in due parti, una in tutto favorevole alla Agesci e l’altra, guidata da Baden, critica e scettica. Nasce così il Milano 24, mentre i capi che restano nel Milano 1°, con l’aiuto di alcuni “vecchi” rinforzi, continuano le attività e si censiscono nella Agesci, pur mantenendo polemicamente la vecchia divisa. Mentre dal ’45 agli anni 70 i Capi del Gruppo erano parte attiva e fondante della Associazione, in questo periodo il Milano 1° tende a chiudersi, poco fidandosi della formazione capi e delle proposte associative.

Nel 1980 si celebra la festa del 20° anno di presenza in Parrocchia, con la pubblicazione di un libretto, una mostra fotografica ed una festa che richiama moltissimi ex. Purtroppo il 5 agosto di quell’anno Baden muore a seguito di un incidente d’auto mentre era al Campo della Rocchetta a Tour, in Francia. I capi, le famiglie, i parrocchiani, i ragazzi sentono di aver perso un padre burbero e duro, ma che amava Gesù, lo Scoutismo, la Libertà e la Vita come pochi. Diventa cmilano-1-anno-1973-squadriglia-cervi-7apo Clan Vittorio Ghetti, fratello di Baden, che aiuta moltissimo il Gruppo a superare i primi duri anni dando slancio e nuova linfa ai Capi; nascono varie “comunità” che cercano di tenere uniti gli ex e di tenere vivo il pensiero e lo stile di Baden; l’iniziativa che è ancora oggi attiva è quella della Fondazione ed Ente Baden, costituite in gran parte da ex Capi del nostro Gruppo.

Nel 1984 si celebra il 25° anno di vita del Milano 1° con un libro e un raduno dei vecchi capi; nel 1986 diventa assistente di Clan don (mons.) Luigi Testore che lo resterà per 20 anni, sino a quando deve rinunciare a questo Servizio per compiti affidatogli dalla Diocesi di Milano. Dal nostro Gruppo viene anche don Roberto d’Avanzo, scout nel San Donato e Milano 1°, poi assistente regionale ed ora responsabile cittadino della Caritas e tanti altri sacerdoti e suore.

Nel 1987 Clan e Fuoco danno origine alla prima unità mista del Gruppo; negli anni successivi anche Branco e Cerchio diventano misti, mentre i reparti restano monosessuali.

Nel 1997 si celebra con l’aiuto di Vittorio Ghetti, don Alberto Mandelli ed altri il 50° del Clan che raduna moltissimi ex al Santuario della Rocchetta. Da alcuni di loro nasce l’idea di scrivere un libro che racconti la storia del Clandalle origini al 2001, anno in cui esce il libro “Il Clan La Rocchetta – 50 anni è più tra mito e realtà”.

Nel 2000 il Clan svolge una route di Servizio in Brasile e nel 2006 in Madagascar. Il Gruppo è formato da Branco, Cerchio, Reparto maschile e femminile, Noviziato e Clan; le difficoltà più forti di questi ultimi anni sono la mancanza di capi ma famiglie e ragazzi si mostrano sempre interessati alla nostra proposta educativa, formalizzata in un Progetto che viene costantemente aggiornato.

Guido Bertone, giugno 2007.